Lecce: cane cacciato dal supermercato, ma si può?

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In questi giorni a Lecce è nata una vera e propria polemica, sollevata da una coppia di coniugi che, dopo 4 anni di frequentazione in compagnia del proprio cane, si è vista negare l’accesso al centro commerciale Ipercoop di Surbo. Ma i cani possono o no entrare al supermercato?

Sulla questione interviene l’assessore all’Ambiente Andrea Guido dichiarando che “nessuno vi può mettere alla porta se entrate in un esercizio commerciale accompagnati dal vostro animale a quattro zampe e provvisti di guinzaglio e museruola. Lo prevede il Manuale di Corretta Prassi Operativa per Ristorazione, Gastronomia e Pasticceria. Il divieto posto dall’esercizio commerciale in questione si può riferire solo ai reparti alimentari e non alla galleria”.

Il manuale redatto e approvato nel 2013 contiene le nuove disposizioni legate all’accesso dei cani all’interno di bar, locali e ristoranti in linea con le disposizioni europee in materia a cui anche l’Italia pian piano si sta adeguando. Si è stabilito finalmente che non ci sono motivi igienici per impedirne l’accesso, con la sola eccezione, ovviamente, dei locali in cui si cucina o si preparano alimenti e bevande. Ma, a parte questa restrizione, frutto anche di buon senso, dallo scorso ottobre Fido non deve più stare in mezzo a una strada in attesa del suo padrone, così come avviene in tutta Europa già dal 2004.

Pertanto a detta dell’assessore leccese i cittadini che sono soliti andare a passeggio, anche per negozi, accompagnati dai loro animali domestici se dovessero trovarsi nella condizione di essere invitati ad uscire da un locale perché in compagnia del proprio cane, possono tranquillamente segnalarlo ai vigili urbani i quali si preoccuperanno di far rispettare la legge.

“Il manuale – conclude Andrea Guido – è stato redatto con il Ministero della Salute e dunque rispetta tutte le disposizioni di legge. Non solo. Queste nuove direttive hanno il potere di superare gli eventuali divieti stabiliti dalle ordinanze comunali. E per questo dovrebbero anche essere rimossi i cartelli «Qui io non posso entrare»

Infine l’assessore Leccese aggiunge: “E giacché ci siamo il discorso scivola anche sull’imminente arrivo dei turisti estivi nella nostra città. Una fetta importante di essi si muove soltanto se accompagnata dal proprio cane o dal proprio gatto. Prevedere un’adeguata accoglienza, significa offrire un migliore servizio turistico”.

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