Lo sguardo colpevole di Fido non è sinonimo di pentimento

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A volte basta incrociare il suo sguardo, rientrando a casa, per capire che Fido ha combinato un disastro. Senza aver ancora scoperto di cosa si tratta, dalla sua espressione capiamo che si sente in colpa per qualcosa.

In realtà non sarebbe così. Un test effettuato dall’Università di Cambridge svelerebbe il falso mito dello “sguardo colpevole” dei cani. Non si tratterebbe di rimorso, bensì di una semplice risposta fisica automatica al comportamento del proprietario. Tradotto: paura di essere sgridati.

Sarebbero le ripetute tirate d’orecchi al cane, per i suoi comportamenti che noi riteniamo sbagliati, che gli hanno insegnato a rispondere con quello sguardo, ma il nostro quattrozampe non proverebbe realmente rimorso, semplicemente perché non sa di aver sbagliato.

Per dimostrarlo, gli studiosi hanno analizzato il comportamento di 96 binomi cane-padrone di fronte alla gestione di una risorsa, in particolare cibo. Ai proprietari è stato chiesto di lasciare la stanza dopo aver collocato un particolare alimento in un punto predeterminato della casa e di chiedere al cane di non mangiarlo. Alcuni cani hanno ovviamente ceduto alla tentazione, altri no.

Rientrati nella stanza, i proprietari si sono limitati ad osservare il cane senza dire nulla. Gli studiosi hanno poi chiesto loro di dire se pensavano che il cibo fosse stato mangiato dal cane o tolto da loro. I proprietari hanno dichiarato colpevoli anche gli innocenti.

Secondo gli studiosi, il comportamento che noi consideriamo ‘colpevole’ in realtà potrebbe essere solo sintomo di paura del cane nei confronti di ciò che li aspetta. In pratica, il cane non percepirebbe di aver combinato un guaio, ma vedendo la reazione dell’umano, si spaventerebbe perché consapevole della punizione in arrivo, senza realmente capirne il motivo.

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