Proprietari di animali ed esercenti della città di Varese sono sul piede di guerra. Nel comune lombardo, capoluogo di provincia, vige ancora un regolamento che vieta di portare i cani al ristorante o di andare al bar con Fido a bere il caffè.
“E’ sconfortante, dopo anni dal nostro primo confronto in materia (allora ero ministro del Turismo), apprendere dalla stampa, e da numerose segnalazioni di cittadini, che a Varese è ancora fatto divieto di entrare nei bar e nei ristoranti con animali domestici”, ha scritto l’onorevole Michela Vittoria Brambilla in una lunga lettera indirizzata al primo cittadino, Attilio Fontana.
“A nulla, leggo, valgono le proteste dei proprietari di cani e le perplessità di molti esercenti che vorrebbero far entrare i clienti accompagnati dai propri quattro zampe, ma temono le ispezioni e i verbali dell’Asl – continua la Brambilla – Il mondo cambia, anche se Lei pare non accorgersene. E cambia anche l’Italia, più lentamente del mondo, ma più velocemente di Varese”.
Sono tantissimi i provvedimenti che le pubbliche amministrazioni possono adottare per favorire l’ingresso degli animali nei luoghi pubblici e molte, quasi tutte, lo hanno già fatto. “Signor sindaco, me lo lasci dire: ci ha proprio stufato. I cittadini sono stanchi di aspettare risposte a problemi che sarebbe facile risolvere se ci fosse la volontà politica di farlo. Francamente non si comprendono le ragioni della Sua ostinata sordità alle richieste dei cittadini elettori, né della Sua acclarata miopia, che Le impedisce di presentare la bella Varese come una città tra le più ospitali con i turisti e vivibili da parte dei cittadini”.
In qualità di presidente delle Leidaa, la Brambilla ha anche realizzato una “Proposta di regolamento comunale per la tutela degli animali”, che Varese potrebbe adottare. “Se vorrà, Le sarà facile prendere atto delle richieste di cittadini ed esercenti, e più in generale dell’orientamento prevalente nella pubblica opinione, per togliere a Varese un poco invidiabile primato: quello di essere tra le ultime città italiane dov’è un problema prendere il caffè con il proprio cane al seguito”.
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