Una scelta limitante e controcorrente sarebbe quella di non premettere ai cani l’accesso a Expo. Così si è espresso il ministro della salute Beatrice Lorenzin.
Con una nota – firmata dal direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, Silvio Borrello – ha chiesto al commissario per Expo 2015, Giuseppe Sala, di rivedere le regole d’accesso agli animali d’affezione.
Per il ministro, lo stop ai quattrozampe è una decisione non al passo coi tempi. Ma difficilmente cambierà qualcosa. D’altronde le regole erano state chiare fin da subito e rispettano le indicazioni dell’organizzazione internazionale che gestisce tutte le manifestazioni. E infatti dalla società precisano che “in merito al divieto di accesso sul sito espositivo per gli animali, Expo Milano 2015 sta seguendo le indicazioni dettate dal regolamento delle Esposizioni universali”.
“Vietare l’entrata ai cani all’area di Expo è una consuetudine limitante e non è in linea con il tessuto sociale delineatosi in Italia e nell’Unione europea negli ultimi anni – ricorda la Lorenzin – La tutela degli animali rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese. L’accesso ai cani è consentito secondo le norme anche nei ristoranti e negli alberghi, per questo il divieto di Expo stride“.
La legislazione nazionale e comunitaria infatti vieta l’ingresso di animali domestici esclusivamente nei luoghi in cui si preparano o si conservano alimenti, oppure a causa di inderogabili esigenze igienico-sanitarie certificate dall’autorità.
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