Ollie, il Weimaraner che pensa di essere un uomo

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C’è il maiale che si crede un cane e il cane che si crede un uomo. La stretta convivenza tra animali e umani può portare davvero ad assumere le stesse abitudini.

Ollie è uno splendido Weimaraner di due anni, trattato come un figlio dai suoi padroni – Mel Stokes e Eliot Alexander –, tanto da essersi calato sul serio nella parte del cocco di casa.

Al mattino si fa preparare la colazione: una tazza di the, servito tiepido con una zolletta di zucchero. Nel pomeriggio merenda con il gelato, poi passeggiata in spiaggia, doccia e a nanna nel lettone.

“E’ come se fosse il nostro bambino  – ha spigato la coppia di Forest Hall, Newcastle al Mirror –  E come tale ha bisogno di molte attenzioni. Non sarà il vincitore al Crufts, ma lo amiamo da matti”.

La classe, per partecipare ad un’esposizione canina, non gli manca. Difficile sarebbe fargli capire cosa c’entra lui con gli altri quattro zampe in gara. Ollie cammina su due zampe e come ogni bambino fa anche un sacco di capricci.

“Impazzisce per il gelato. Quando sente suonare melodia di Benny Hill, che annuncia l’arrivo del camioncino, non c’è nessuno che possa trattenerlo. Gli corre incontro e sorpassa tutti i bambini in coda davanti a lui”. 

redazione@vanitypets.it

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