Parco Sempione: il mistero dei cani avvelenati, uccisi dal proprietario

Aveva dato su Fabook la falsa notizia della morte dei suoi cani per avvelenamento generando il panico tra i padroni milanesi. Nei guai R.G. per aver in realtà ucciso i suoi Golden Retriever lasciandoli per più di un’ora chiusi in macchina sotto il sole.

Tutto aveva avuto inizio da un messaggio postato su Facebook: “non portate i vostri cani al Parco Sempione, Rita & Byron il vostro sguardo d’amore non mi lascerà mai”. Il triste annuncio di un padrone della scomparsa dei suoi cani, uccisi da bocconcini avvelenati mentre passeggiavano al Parco Sempione.

Il panico si è rapidamente diffuso in rete e le false notizie hanno iniziato a circolare come quelle di nuovi casi di avvelenamento. Volendoci vedere chiaro, gli agenti della Polizia Municipale hanno chiesto il sequestro il cani per sottorli ad esame autoptico.

Il risultato, e l’avviso di garanzia per il padrone, è arrivato nei giorni scorsi: “Con condotte alternative, senza necessità, R.G. cagionava la morte dei propri cani, uno di razza Labrador Retriever femminile (Greta) e uno di razza Golden Retriever maschio (Byron), deceduti a causa di ipertermia, lasciandoli incustoditi e sotto il sole all’interno del bagagliaio della propria autovettura, dalle ore 14 alle ore 15.30 circa, ovvero li sottoponeva a comportamenti insopportabili (detenzione all’interno dell’autovettura senz’acqua) per le loro caratteristiche etologiche, dai quali derivava la morte degli animali il 1 maggio 2014″.

L’articolo 544-bis (uccisione di animali) del Condice punisce – lo ricordiamo – chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi. Il 544-ter (maltrattamento di animali) invece con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.

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