I cani, vivendo con le persone, hanno imparato a comprenderle e a comunicare con loro in maniera differente dai cani che non hanno mai vissuto a stretto contatto contatto con gli esseri umani. E’ un dato di fatto, dimostrato attraverso molti esperimenti. Adesso la scienza ha fatto un passo avanti.
Uno studio descritto sulla rivista Scientific Reports e coordinato dall’etologa italiana Claudia Fugazza, che lavora presso l’università Eotvos Lorand di Budapest e che da anni studia la capacità naturale del cane di imitare quei comportamenti da cui può trarre vantaggi, ha dimostrato che anche i cuccioli imparano subito dall’uomo.
“Ci sono due tipi di apprendimento: quello sociale, in cui si acquisiscono nuove informazioni osservando un altro individuo, e quello individuale, usato attualmente per addestrare i cani, in cui si va per prove ed errori e si aspetta che il cane faccia da solo una cosa, dandogli poi una ricompensa – spiega Fugazza all’Ansa – Già sui cani adulti si è visto che l’apprendimento sociale funziona benissimo e più in fretta, dimezzando i tempi rispetto a quello individuale. Ora abbiamo dimostrato per la prima volta che è efficace anche sui cuccioli“.
I ricercatori hanno lavorato su 48 piccoli di 8 settimane, di varie razze, dividendoli in tre gruppi. Tutti avevano di fronte una scatola con dentro del cibo, che in un caso si apriva sollevando il coperchio, e in un altro facendolo scorrere di lato. Nel primo esperimento i cuccioli guardavano un cane adulto (la madre o uno sconosciuto) aprire la scatola. Nel secondo osservavano un essere umano sconosciuto fare la stessa attività, mentre il terzo gruppo guardava un altro cane o un uomo mangiare accanto alla scatola senza aprirla, quindi senza la dimostrazione di come trovare il cibo.
Si è così visto che i cani imparavano dall’osservazione, che fosse di un cane o di un essere umano. E come i cani adulti, erano in grado di ricordare queste informazioni. Ma ciò che ha sorpreso i ricercatori è che i cuccioli sembravano più interessati ad imparare osservando un cane estraneo, che la mamma. “Hanno trascorso 44 secondi guardando il cane sconosciuto e 30 secondi la madre – prosegue Fugazza – Lo hanno osservato più tempo perché probabilmente più incuriositi dalla novità. L’apprendimento sociale potrebbe essere usato sui cani fin dalla più tenera età”.
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