Si è tenuta ieri a Brescia l’udienza contro i responsabili di Green Hill, l’allevamento di Montichiari chiuso su ordine della Procura di Brescia nel luglio 2012.
Il giudice della seconda sezione penale del Tribunale di Brescia, Roberto Gurini, al termine della prima udienza del processo ha ammesso come parti civili Lav, Leal, Lega nazionale difesa del cane ed Enpa. Escluse Legambiente nazionale e Legambiente Lombardia, oltre a Oipa e l’associazione Vita da cani.
Il processo, che vede come imputati per maltrattamento e uccisione di animali, Bernard Gotti e Ghislane Rondot, co-gestori di Green Hill 2001 della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group, oltre a Roberto Bravi e Renzo Graziosi rispettivamente direttore e veterinario dell’allevamento, è stato aggiornato al prossimo 12 novembre quando in aula compariranno i testimoni, una ventina in tutto, citati dal pubblico ministero Ambrogio Cassiani, titolare dell’inchiesta.
“Il via libera alla costituzione di parte civile rappresenta un ulteriore tassello verso il definitivo accertamento delle responsabilità di quanti hanno svolto un ruolo in questa tristissima vicenda – commenta l’Enpa – Se gli imputati dovessero essere riconosciuti colpevoli auspichiamo vengano condannati con pene esemplari. Ma la cosa ancora più importante è che con questo processo anche la giustizia inizia finalmente a mettere in discussione pratiche e metodi della sperimentazione animale”.
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