Rigopiano: i cuccioli di Lupo e Nuvola adottati dalle famiglie delle vittime

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Vi ricordate i cuccioli di Rigopiano? La loro storia è divenuta uno dei simboli positivi della tragedia: “Un piccolo raggio di sole”, aveva detto uno dei soccorritori dopo il recupero. I cagnolini, infatti, si sono ben presto riuniti con i genitori, Lupo e Nuvola. Nati e cresciuti al Rigopiano, conosciuti da tutti i turisti che hanno visitato la struttura, i due cani adulti si erano messi in salvo ed erano scesi a valle, raggiungendo il centro abitato, dove erano stati rifocillati dai residenti.

Dei loro cuccioli, però, non c’era traccia. Giampiero Parete e Fabio Salzetta, i due superstiti che per primi hanno lanciato l’allarme, hanno fornito indicazioni sulla posizione dei cagnolini. Erano tra le macerie di un locale attiguo a quello caldaie. I Vigili del Fuoco hanno praticato un buco nel muro e sono riusciti a salvarli. Trasportati a Penne (Pescara), erano stati rifocillati e visitati da un veterinario.

La famiglia di pastori abruzzesi era stata poi riaffidata ai parenti di Roberto Del Rosso, gestore dell’hotel morto tra le macerie, i quali hanno deciso di darli in adozione. Stanno tutti bene: di loro si prendono cura alcune famiglie di Farindola. Uno dei tre cuccioli, alla fine dello scorso febbraio, è stato adottato dal padre di una delle vittime.

I familiari di Del Rosso hanno subito accolto la richiesta di Mario Tinari, papà di Jessica. Il cane si chiama Golia, come il pastore abruzzese suo nonno. Scorrendo tra le foto presenti sul profilo Facebook di Jessica, grande amante degli animali, Tinari ha trovato l’immagine di un pastore abruzzese con la scritta ‘Golia, il guardiano di Campo Imperatore’. Parlando con i Del Rosso, il papà della ragazza ha scoperto che Golia era il nonno del cucciolo preso in adozione e ha deciso di dargli lo stesso nome.

Se il destino ha permesso a Lupo e Nuvola e ai loro tre cuccioli di salvarsi, altrettanto bene non è andata al sesto cane che viveva nella struttura, morto tra le macerie dell’hotel, dove stava giocando con alcuni degli ospiti quando la valanga li ha travolti. Il ritrovamento dei cagnolini aveva anche fatto scattare una catena di aiuto anche per tanti altri cani, dopo che si era sparsa la voce che i tre esemplari erano stati affidati alla Lav di Pescara. L’associazione ha ricevuto decine di telefonate ed ha potuto invece affidare molti altri cani. (ANSA).

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