La giunta comunale di Savona, nella bozza di modifica al regolamento di polizia urbana predisposta per l’approvazione del consiglio, ha inserito un articolo che vieta l’utilizzo del fondo stradale delle vie e delle piazze per la pupù e la pipì degli animali.
Marciapiedi off-limits, perché anche i padroni potrebbero essere multati se pizzicati a pulire dove Fido ha sporcato. Stesso discorso vale per le aiuole, dove non sono ammessi escrementi canini, e per i portoni dei palazzi.
E nel caso in cui Fido non dovesse trattenersi “chiunque accompagni o abbia in custodia l’animale deve provvedere a pulire e a evitare il diffondersi di odori molesti”, ma “per l’eventuale violazione non costituisce esimente l’immediata rimozione delle deiezioni, ma soltanto circostanza attenuante”. E le multe andrebbero da un minimo di 50 ad un massimo di 500 euro.
“Si rasenta la persecuzione nel sanzionare i cinofili – commenta Enpa – Il provvedimento sarebbe socialmente devastante, soprattutto per quanto riguarda l’obbligo di impedire che un animale infastidisca il vicino con latrati o altre emissioni, pena sanzioni e, per ultimo, il sequestro”.
A fronte di tanta asprezza, secondo l’Ente Nazionale Protezione Animali, non ci sarebbe alcun un “gesto di apertura” agli animali. La Sezione savonese dell’Enpa ha così deciso di lanciare una campagna di mail booming nei confronti di tutti gli amministratori del comune.
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