Non sono cani e nemmeno lupi. Uno studio realizzato con il contributo della Commissione Europea nell’ambito del programma Life+ li definisce “Ibriwolf”, ibridi tra cane e lupo. Non sono fauna selvatica e nemmeno animali d’affezione.
In Toscana ne sono state censite diverse “famiglie” e lo studio della Commissione Europea ha già delineato le linee guida per la loro gestione. Ora – secondo quanto riporta il sito Geapress, agenzia di stampa specializzata in problemi degli animali – un esemplare è stato identificato anche nel Savonese.
Si tratta di una giovane femmina che è stata chiamata Luce. L’esame del suo Dna ha confermato che si tratta di un ibrido: un incrocio tra un lupo e un cane, probabilmente inselvatichito, della famiglia dei lupoidi. La scoperta di “Luce” risale a qualche settimana fa, quando la vicepresidente della sezione Valbormida della Lega Difesa del Cane è stata contattata dal servizio veterinario dell’Asl in merito al recupero di un cane gravemente ferito.
Si trattava di una giovane femmina che è stata trasportata in una clinica veterinaria: lì i volontari si sono resi conto che non si trattava di un cane “normale”. Un sospetto che ha trovato conferma dalle analisi del Dna: Luce è figlia di un lupo e di un cane, è un esempio di introgressione, ovvero di trasferimento di varianti genetiche da una specie all’altra tramite reincrocio di ibridi di prima generazione. Ora si trova al sicuro in un centro di recupero e, considerata l’impossibilità al ritorno in natura, la Lega Difesa del Cane ha deciso di contribuire al suo mantenimento. (Geapress)
redazione@vanitypets.it