Le associazioni animaliste invitano a firmare al più presto l’appello decisivo rivolto al Governo, perché adotti i principi stabiliti dalla Legislazione Europea.
Entro il 4 marzo 2014 il Governo dovrà emanare il Decreto Legislativo che cambierà formalmente la normativa del nostro Paese sulla vivisezione, l’utilizzo di quasi 900 mila animali l’anno in oltre 600 laboratori pubblici e privati.
“Il Parlamento aveva approvato i criteri di legge per la ricerca innovativa cui il Governo si sarebbe dovuto attenere – spiegano le associazioni in un comunicato –Su 13 precetti previsti dall’articolo 13 però, sono stati stravolti o affossati ben 10 punti”.
Il precedente Governo non aveva rispettato infatti il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia, aveva aggirato lo stop a esercitazioni didattiche con animali, stracciato le limitazioni su animali modificati geneticamente e il riutilizzo in più test. Aveva persino varato un fondo per i metodi alternativi destinando però l’84% delle risorse a chi effettuava vivisezione. E voleva far slittare di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive.
La Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente con Enpa, LAV, Leidaa, Lega nazionale Difesa del Cane, Oipa, chiedono quindi ai cittadini di “firmare in massa e al più presto, l’appello rivolto al Ministro della Salute e al nuovo Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
A sostegno di questo appello le Associazioni annunciano un nuovo presidio lunedì 3 e martedì 4 marzo, davanti al Ministero della Salute.
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