“Una scelta di civiltà: ribaltare la prospettiva generalmente adottata, cioè specificare che il libero accesso ai luoghi pubblici o aperti al pubblico con animali al seguito rappresenta la regola generale“. Questo è il senso della proposta di legge a firma dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.
“Secondo il rapporto Eurispes 2014 – spiega la parlamentare di Fi – circa 4 italiani su 10 convivono con un animale domestico. I cani registrati all’anagrafe sono più di 7 milioni. E’ tempo di superare d’un balzo i divieti che ancora impediscono alle persone con un animale al seguito di accedere ai mezzi di trasporto pubblico o alla maggior parte dei luoghi pubblici o aperti al pubblico”
Tutto però è complicato dal fatto che la materia non è oggi regolata secondo un principio guida uniforme, ma per lo più demandata alla decisione delle autorità locali.
“Il mio testo – prosegue – interpreta un nuovo e diffuso sentimento di rispetto nei confronti degli animali e mira a promuovere un cambiamento epocale, per tutti coloro che convivono con amici a quattro zampe e li considerano ormai come membri della famiglia. Finalmente l’Italia è pronta. Mettiamoci al passo con i tempi, è arrivato il momento di far cadere divieti insensati o anacronistici”.
Il caso tipico è quello degli esercizi pubblici. Oggi, a seconda dei regolamenti comunali, l’esercente può appendere il fatidico cartello “Io non posso entrare”. “Con la mia impostazione, potrà farlo solo in presenza di concrete e inderogabili esigenze di tutela igienico-sanitaria o comunque sulla base di criteri esplicitamente indicati dalla legge. Già ora gli italiani – ricorda l’ex ministro – devono sapere che, a parte i luoghi dove vengono preparati o immagazzinati gli alimenti, nessuna legge vieta l’ingresso in un bar o in un ristorante con un animale al seguito. Anzi, il “Manuale di corretta prassi operativa” per la ristorazione, la gastronomia, la gelateria e la pasticceria, diffuso l’anno scorso dalla Fipe, certifica che, nei limiti suddetti, l’accesso dei cani con guinzaglio e museruola è permesso”.
La proposta di legge presentata dalla Brambilla tiene conto anche dell’accesso dei cani alle spiagge. ”Negli ultimi anni alcune amministrazioni regionali hanno legiferato positivamente sul tema dell’accessibilità, penso al Friuli-Venezia Giulia, all’Abruzzo e al Veneto. Ma non ci possono essere disparità tra i cittadini di Regioni diverse. Ci vuole una legge nazionale per dare a tutti i proprietari di animali la libertà di movimento a cui hanno diritto”.
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