Sul Titanic si salvarono solo i cani di piccola taglia

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Una mostra fotografica, organizzata alla Widener University della Pennsylvania, ha celebrato il centenario della scomparsa del Titanic e per la prima volta, tra le foto, anche quelle dei cani che erano a bordo della Nave durante quello che rimane il più famoso naufragio della storia moderna. Circa 12 compagni a quattro zampe dei passeggeri che viaggiavano prevalentemente in prima classe.

“C’è un legame speciale come tra le persone e i loro animali domestici. Per molti, essi sono considerati membri della famiglia – ha detto J. Joseph Edgette, il curatore della mostra – In questa esposizione abbiamo voluto esaminare proprio quel rapporto e dare un riconoscimento anche agli animali domestici che hanno perso la vita in crociera insieme alle loro famiglie”.

Almeno nove cani sono morti quando il Titanic è affondato, ma la mostra ha dato spazio anche ai tre sopravvissuti, due Volpini di Pomerania e un Pechinese, che sono stati imbarcati sulle scialuppe proprio grazie alle loro piccole dimensioni e quindi non a discapito di eventuali passeggeri umani.

Lady era un volpino acquistato a Parigi da Margaret Bechstein Hays. La 24enne di New York stava tornando a casa a bordo del Titanic dopo un viaggio in Europa con gli amici e insieme al suo cane riuscì ad entrare nella scialuppa di salvataggio 7.

L’altro volpino, di cui non si conosce il nome, era di proprietà di un magnate newyorkese (morto in mare) e di sua moglie, Jane Elizabeth Anne Rothschild che si imbarcò sulla scialuppa 6 con il cane che teneva nascosto. Nessun altro sulla scialuppa ricordava di averlo visto fino alla mattina successiva, quando i soccorritori sul Carpathia rifiutarono di prenderlo a bordo.

Sun Yat-Sen invece, era il pechinese di Henry S. Harper, erede della casa editrice  Harper&Row, e di sua moglie Myna Harper. Gli Harpers stavano tornando da un tour in Europa e in Asia, insieme ad un interprete. Sun Yat-Sen è entrato nella scialuppa di salvataggio 3.

Solo i passeggeri di prima classe avrebbero portato i cani sul Titanic, gli altri erano tenuti nel canile della nave e sarebbero stati liberati solo mentre il Titanic stava affondando.

Molti dei cani che sono morti non sono mai stati identificati, e Edgette ha precisato che “ce ne potevano essere molti di più di quanti pensiamo a bordo, ma abbiamo informazioni solo di alcune delle vittime canine del Titanic, tra cui un Fox Terrier di nome Dog, un Airedale chiamato Kitty e un Bulldog Francese di nome Gamin de Pycombe. Testimoni hanno anche riferito di una donna di 50 anni, Ann Elizabeth Isham, che rifiutò di lasciare il Titanic senza il suo Alano che era troppo grande per salire sulla scialuppa di salvataggio. Il corpo di Isham, stretto insieme a quello del suo cane, è stato ritrovato in mare dalle navi di recupero”.

Alcuni dei passeggeri che hanno perso i loro animali domestici, hanno ricevuto una qualche consolazione nella forma di indennità di assicurazione. William Ernest Carter di Philadelphia, per esempio, aveva assicurato dei suoi King Charles Spaniel e Airedale per 100 e 200 dollari ed è stato rimborsato.

Ci sono storie di altri animali sul Titanic, ma nessuna è stata confermata. Edith Russell, per esempio,  avrebbe portato il suo maialino domestico. A bordo ci sarebbero stati anche dei gatti.

redazione@vanitypets.it