Il nuovo governo militare della Thailandia sta valutando una legge che vieterebbe il commercio di carne di cane, una mossa che gli attivisti per i diritti degli animali sostengono necessaria per migliorare l’immagine del paese.
L’abitudine culinaria, in realtà, è ancora radicata solamente in alcune piccole comunità di coltivatori di riso e lavoratori a giornata. Nel resto del paese è considerata un’usanza barbara contro gli amorevoli animali domestici.
Anche chi non mangia più carne di cane però, non ha perso il vizio di commerciarla, esportandola nei paesi come Vietnam e la Cina. Ed è a loro che la polizia nazionale sta dando la caccia con operazioni sotto copertura nelle foreste dove i cani sono macellati. Blitz che hanno permesso di arrestare quelli che chiamano “dog meat kingpins”, che esportano i camion carichi di animali.
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