Una storia ad alta fedeltà, quella dell’Akita Hachiko, famoso in tutto il mondo per l’amore dimostrato al suo padrone Hidesaburo Ueno, professore di Agronomia dell’Università di Tokyo venuto a mancare improvvisamente. Una morte mai accettata dal suo quattrozampe che, per dieci anni, quotidianamente, lo ha atteso alla stazione in cui l’uomo prendeva il treno ogni giorno.
Dieci anni di pellegrinaggi quotidiani nella mera speranza di rincontrare il proprio papà che, nel 1934, hanno fatto sì che al quattro zampe fosse dedicata una statua in bronzo (fusa, però, durante la seconda guerra mondiale per necessità belliche) e una serie di film sulla sua storia tra i quali, il più famoso, “Hachiko – il tuo migliore amico” con Richard Gere.
Il fedele Hachiko morì di filariasi l’8 marzo 1935. La sua morte commosse a tal punto l’opinione pubblica giapponese, che la notizia della dipartita del cane occupò la prima pagina dei maggiori quotidiani nipponici e quel giorno fu dichiarato lutto nazionale.
Una storia talmente amata dalla popolazione che, in occasione dell’ 80esimo anniversario della morte del cane, l’Università di Tokyo ha deciso di tornare ad onorarlo con una nuova statua che, questa volta, lo ritrae in compagnia del suo proprietario, per anni insegnante di questa istituzione. Della statua, al momento, esistono solo le foto, per poterla vedere dal vero bisognerà aspettare marzo.
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