C’è un’alternativa alla vita da reclusi, anche per i randagi che non trovano una famiglia disposta ad accoglierli in casa: la figura del “cane libero accudito”.
Prevista da alcune leggi regionali di attuazione della Legge Quadro n. 281/91 e dalla Circolare n. 5 del 14 maggio 2001 del Ministero della Sanità, può essere istituita dal sindaco, primo responsabile del benessere di tutti gli animali presenti sul territorio comunale (art.3 Dpr 31 marzo ’79).
Il cane viene microchippato e sterilizzato. Fatto ciò l’animale può tornare libero nel quartiere di provenienza, affidato alle cure di un tutore. Una soluzione che garantisce ai cani una vita dignitosa e un notevole risparmio economico per la collettività, rispetto alla detenzione a vita dei randagi nei canili.
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I randagi di Pompei diventeranno 'cani di quartiere' | Vanity pets
[…] Censiti, sterilizzati , microchippati e rimessi in libertà. I cani di Pompei resteranno tra gli scavi e saranno adottati come “cani di quartiere”. […]