La Germania è Campione del Mondo di addestramento per cani da utilità e difesa. Ha vinto il titolo superando altre 40 nazioni nella competizione, durata una settimana e che si è conclusa domenica sera, a Lignano Sabbiadoro (Udine).
Si sono confrontati – si legge in una nota diffusa dall’Ansa – complessivamente 150 cani, record di sempre secondo quanto spiegato dagli organizzatori. L’Italia è arrivata quinta a una manciata di punti dai primi.
“Questo Campionato del Mondo, che costituisce anche un scambio di conoscenze, trova l’Enci in prima linea nel dare il proprio contributo – sottolinea il presidente Dino Muto – allo sviluppo di questa disciplina preziosa per l’aiuto alla gente“.
La disciplina sportiva infatti, sviluppa le migliori tecniche di addestramento e seleziona le migliori genealogie utilizzate poi sia dalle forze dell’ordine, dalla Protezione civile – quotidianamente impegnati con le unità cinofile nella ricerca di persone scomparse, controllo del territorio, prevenzione e sicurezza – e da chi necessità di un cane ausiliario.
Le prove da affrontare in gara sono tre. Quella in Pista prevede buon fiuto e concentrazione. Lungo un percorso tracciato almeno un’ora prima, dove si alternano angoli e tratti dritti, il cane deve seguire orma per orma e segnalare gli oggetti sistemati lungo il percorso. L’esercizio simula la ricerca di un malvivente o di un disperso. Il cane deve seguire il tracciato in modo corretto, dimostrando costanza, concentrazione e determinazione.
L’Obbedienza: sintonia con il conduttore. Fido deve esibirsi in una serie di esercizi sotto la guida del suo conduttore attraverso una serie di comandi che non possono essere ripetuti più di 3 volte, pena la squalifica. Si valutano precisione, piacere al lavoro, sintonia con il conduttore il quale, a sua volta, deve dimostrare la capacità di controllare e tenere freno le possibili intemperanze del suo amico a quattro zampe
In Difesa si valutano invece la velocità e la determinazione. La prova di Difesa è la più spettacolare, spesso erroneamente interpretata come manifestazione di aggressività. Ciò che si presenta al pubblico, invece, è lo spettacolo di una contesa, orchestrata teatralmente, dove cane e uomo (il figurante) lottano per contendersi una preda (la manica). L’arbitro di questa contesa è il conduttore che, in coppia con l’amico a quattro zampe, simula la ricerca di un malvivente, la sua cattura e la sua condotta alle autorità. Il cane deve dimostrare temperamento (velocità di reazione), determinazione nell’affrontare e contrastare il figurante ma anche docilità nei confronti del conduttore.
La disciplina è utilissima non solo per i cani in dotazione alle forze dell’ordine e può essere praticata da tutti i proprietari perché offre una formidabile occasione al cane dotato di una forte carica aggressiva: anziché esaltarla, Fido impara infatti a controllarla e a indirizzarla verso un bersaglio preciso ma solo quando è necessario.
I proprietari imparano a capire il carattere del proprio cane e ad acquisire una gestione corretta dell’animale anche nella vita quotidiana. Grazie all’addestramento, i cani selezionati per la guardia e la difesa, svolgono un’attività, ancorché simulata, per la quale sono stati selezionati, ma stringono anche un rapporto fortissimo con l’uomo che li conduce. Attraverso la competizione con il figurante, la coppia uomo-cane riscopre anche quel legame ancestrale di collaborazione che migliaia di anni fa, proprio attraverso la predisposizione di entrambi all’attività di predazione, li fece incontrare a collaborare.
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