Cosa centra una cuccia per cani con Frank Lloyd Wright, il creatore del sorprendente Guggenheim Museum di New York? E perché mai un archistar del suo calibro avrebbe dovuto pensare a una casa per pelosi?
E’ una storia di più di cinquanta’ anni fa, che ha come protagonista il dodicenne Jim Berger. Amante dei cani e dell’architettura di Wright, nel lontano 1956 Jim decise di scrivere all’allora archistar americano, chiedendogli di progettare una casa per il suo migliore amico: il Labrador nero Eddie. L’intraprendente giovane, per provare la serietà della sua richiesta, assicurò al proprio mito che, per coprire i costi del progetto e dei materiali, avrebbe impegnato i soldi guadagnati dalla sua pista ciclabile.
La risposta di Wright non si fece attendere, fornì al giovane Jim un serie completa di disegni per una piccola capannina triangolare la cui forma si inchinava alla geometria esagonale che caratterizzava la casa della famiglia Berger.
La casa di Eddie, frutto del sudore e dell’amore dei fratelli Berger, fu pronta nel 1963 e fece parte del complesso della casa fino al ’73. Nel 2010 l’ormai settantenne Jim ha deciso di rispolverare il progetto e riproporre alle nuove generazioni anche questo strana creazione di Wright, tanto da far fare il giro della California a questa nuova cuccia, presentata nel documentario Romanza dedicato alla vita dell’architetto americano.
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