A due passi dalla Ville Lumière, giusto al di là del Pont de Clichy, ad Asnières-sur-Seine, esiste un dolcissimo piccolo giardino: il Cimetière des Chiens, il primo del suo genere al mondo, aperto nel 1899. Il nome non rende giustizia a tutti i suoi fortunati inquilini: su questo fazzoletto di terra, su un terrapieno che degrada dolcemente verso il fiume, non sono solo cani a riposare, ma anche gatti, cavalli, uccelli e qualche coniglio.
Il cimitero attraversa negli anni numerose e rocambolesche avventure: originariamente su di un isola che l’espansione della metropoli ingloba nel suo tessuto nel 1975, rischia di chiudere definitivamente nel 1987, ma viene salvato e iscritto tra i siti protetti in virtù del suo “interesse nel contempo pittoresco, artistico, storico e leggendario”.
Ed è proprio vero: arte, storia e leggenda si intrecciano fin dall’ingresso, un maestoso portale Art Nouveau dello chicchissimo Eugène Petit, architetto degli arrondissements buoni. Varcata la soglia si apre un mondo magico. Dal monumento alla gloria di Barry, San Bernardo che all’inizio del XIX secolo “salvò la vita di 40 persone e fu ucciso dalla 41esima”, a Dora, cane poliziotto del commissariato di Asnières: da Top, plurimedagliato eroe di guerra, a Léon, caduto in servizio come un soldato.
Per arrivare a delle vere glorie: Rin Tin Tin (sì, proprio lui!) e Prince of Wales, il cui epitaffio vanta “406 apparizioni sulla scena del Théâtre du Gymnase”. Da Kroumir, gatto di Henri de Rochefort, morto di dolore 4 giorni dopo il suo padrone, agli animali del musicista Camille Saint-Saëns e di molti principi e duchi. Fino agli animali anonimi di anonimi, inconsolabili padroni, che riempiono le lapidi di orsacchiotti di pezza, giochini e palle da tennis. Un oceano di tenerezza. Nel 1958 fu eretto un monumento al 40000esimo animale interrato, ora il numero degli ospiti è di certo molto più alto.
In fondo al giardino La Maison des Chats ospita una comunità di gattoni ben nutriti e vezzeggiati da un’associazione di volontari. E’ forse da lì che arriva un micione placido e grasso, per nulla a disagio; mi annusa da lontano, felino, poi si incuriosisce, mi avvicina, si fa sempre più invadente, quasi mi corteggia, mi accoglie. Vuole essere fotografato. D’altronde si sa, qui siamo a casa sua, e i parigini sono degli ospiti ineccepibili.
Cimetière des Chiens, 4 Pont de Clichy, 92600 Asnières-sur-Seine. Aperto tutti i giorni tranne il lunedì, 10-18 (dal 16 marzo al 15 ottobre) e 10-16:30 (dal 16 ottobre al 15 marzo).
Giorgio Lucentini
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